Variante in polipropilene della seduta progettata per Juice Bistrot.
La sedia in multistrato di betulla tagliato a controllo numerico arreda i locali di Alessandria e di Pavia e fa parte del progetto di interni che ho sviluppato per la catena di locali biologici. Una chiacchierata con Francesca Taddei è diventata un post sul suo blog dedicato alla customer experience, nel quale parlo della mia professione, racconto ciò di cui mi occupo nel lavoro quotidiano e do un significato personale al rapporto con il committente.
Trovate l'intervista a questo link: francescataddei.it Sono iniziati i lavori di realizzazione del nuovo Juice Bistrot di Pavia. Nel progetto ho individuato una direttrice principale visiva e funzionale, che razionalizza la conformazione articolata degli spazi.
Il progetto prevede l’utilizzo dell’arredo che ho disegnato per il primo punto ad Alessandria e integrerà nuove soluzioni appositamente progettate per il locale di Pavia. All'esigenza di riconoscibilità del brand ho risposto realizzando un modello progettuale facilmente ripetibile e fortemente caratterizzato, adattabile alle caratteristiche di ogni nuovo ambiente. L’idea che sta alla base del progetto di interni che ho realizzato per Juice Bistrot è l’utilizzo di elementi in legno prodotti in serie e di rapido assemblaggio. Tutti i pezzi sono stati progettati per essere sagomati in due direzioni su pannelli in multistrato di betulla dello spessore di 18 mm e di dimensioni standard di 244 cm x 122 cm, grazie all’utilizzo di frese a controllo numerico. Al fine di ridurre gli sfridi e lo spreco di materiale, i componenti sono stati ottimizzati e disposti saturando il più possibile le superfici libere. Da ogni pannello è stato possibile ottenere due sedute.
Queste settimane mi hanno visto impegnato nella progettazione di un nuovo locale a Pavia. Si tratta del secondo punto della catena Juice Bistrot, per la quale svolgo il ruolo di direttore creativo e progettista. La conformazione frammentata degli ambienti viene gestita attraverso la creazione di una direttrice prospettica che diventa elemento di separazione tra la sala e gli ambienti accessori.
Con il ritiro del Permesso di Costruire dell’edificio residenziale nell'ambito del P.U.O. Piccaro Sul Mare, a Borghetto S.S. (SV), hanno avuto inizio gli interventi di scavo e sbancamento all’interno della cinta muraria vincolata.
Le fotografie danno risalto alla trama strutturale dell’opera architettonica che si dissolve nella coltre di nebbia.
Ponte Cittadella, Alessandria. Progetto di Richard Meier & Partners (2016) Linee essenziali e luce diffusa caratterizzano questo progetto di interni a Milano, realizzato per due fratelli, un fotografo e un regista, in un complesso residenziale a corte della prima metà del '900.
La rimozione della parete esistente tra bagno e cucina ha permesso di ingrandire e riprogettare il bagno e la zona giorno. Piccole modifiche alla zona notte hanno migliorato la ripartizione delle superfici tra le camere da letto. Il cantiere di Varazze ha richiesto una continua verfica delle ipotesi progettuali, modifiche al progetto più o meno consistenti, interventi correttivi e migliorativi, nati dal confronto tra committenza, clienti e imprese. Tutto ciò ha reso il lavoro più interessante e stimolante e mi ha dato la possibilità di intervenire progettualmente su molti spazi e ambienti interni ed esterni alle unità residenziali.
Le fotografie restituiscono una lettura del rapporto tra il Tribunale di Savona e il contesto costruito della città ligure, alla ricerca di un dialogo tra l’opera di Ricci e il tessuto ottocentesco.
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LORENZO MORANDIMi occupo di progettazione e project management.
Affianco società e privati nello sviluppo di idee e progetti di architettura, design e comunicazione, durante il processo creativo e di realizzazione. |