Villa I
Spinetta Marengo (AL), 2006
Il progetto nasce da un’idea semplice: una superficie continua avvolta su se stessa, copertura e chiusura verticale al cui interno sono contenuti gli spazi abitativi. Il suolo, come un piano di sezione, interrompe la continuità dell'involucro.
Il prospetto permette la lettura del processo generativo e comunica la suddivisione interna dello spazio, scandito dai riavvolgimenti dell’involucro. Se, da un lato, è evidente il tentativo di ricerca di una continuità e di una compattezza d’insieme, la finestratura del tetto, che separa in due parti l'involucro, nega questa ipotesi e permette l'illuminazione delle camere del primo piano attraverso luce zenitale. Sono poi le ampie vetrate inclinate, rivolte verso sud, ad illuminare il soggiorno. La scelta dell'alluminio come materiale di rivestimento rafforza la percezione di un elemento sottile, piegato su se stesso.
Il prospetto permette la lettura del processo generativo e comunica la suddivisione interna dello spazio, scandito dai riavvolgimenti dell’involucro. Se, da un lato, è evidente il tentativo di ricerca di una continuità e di una compattezza d’insieme, la finestratura del tetto, che separa in due parti l'involucro, nega questa ipotesi e permette l'illuminazione delle camere del primo piano attraverso luce zenitale. Sono poi le ampie vetrate inclinate, rivolte verso sud, ad illuminare il soggiorno. La scelta dell'alluminio come materiale di rivestimento rafforza la percezione di un elemento sottile, piegato su se stesso.